Renzo Ulivieri ospite del Panathlon di Terni
E’ ripartita alla grande l’attività del Panathlon club di Terni del 2011 con la serata conviviale alla quale ha preso parte Renzo Ulivieri, Presidente Nazionale degli Allenatori di calcio, nonché componente dell’attuale consiglio federale della FIGC.
Una serata alla quale i soci del club ternano non hanno voluto mancare, con l’ottimo oratore toscano che con la sua grinta e simpatia ha ripercorso la sua storia partendo dalla tappa ternana del campionato ’76/’77.
La presentazione di Ulivieri, uomo e sportivo, è stata fatta dal presidente del Coni di Terni, Massimo Carignani al quale lo lega una profonda amicizia: “ Insieme a Viciani, Riccomini e Del Neri, Renzo Ulivieri è stato uno degli allenatori che hanno fatto la storia della Ternana Calcio – afferma Carignani – insieme a Cardillo è stato uno dei personaggi sportivi che ha frequentato la mia abitazione: spesso ero a cena con lui per parlare di calcio e anche delle sorti della squadra bianconera del Siena a cui sono sempre stato legato.”
Ulivieri ha ricordato con affetto i dirigenti di quella Ternana che lo vide esordire sulla panchina rossoverde in seguito ad una scoperta di Cardillo.
“In quegli anni non avevo una grande squadra – dichiara Ulivieri – ma il complimento più grande che ho ricevuto è che il gioco della mia squadra somigliava a a quello di Viciani, per me grande maestro di calcio”.
Renzo Ulivieri nell’anno in cui guidò la Ternana seppe conquistarsi le simpatie e l’ammirazione di tutti i tifosi rossoverdi e in un certo senso fu l’unico tecnico che riuscì a far dimenticare nel cuore della tifoseria rossoverde il mitico Corrado Viciani.
“Memorabili i due esodi dei tifosi rossoverdi per il campo squalificato – aggiunge Ulivieri – che attaccamento alla squadra! Oggi mi piange il cuore, ricordando quel Liberati stracolmo, pensare ad uno stadio con sole 300/400 persone, sintomo che in quel legame si è rotto qualcosa. Per questo credo che in città come Terni devono essere bravi i dirigenti locali a trovare i giovani del posto e valorizzarli, insomma ricominciare dall’ambiente, lo stesso che tanti anni fa portò la Ternana in serie A”.
Durante la serata ha anche parlato della crisi del calcio italiano: “Per me parte da molto lontano, si è accentuata maggiormente dopo la vittoria in Germania dei Mondiali, quando ci siamo illusi di essere i più forti del mondo, quando in realtà le altre nazioni hanno avuto dei programmi più forti dei nostri, allargando la base, soprattutto la Germania, poi Spagna e Francia”.
Ha parlato anche di progetti Renzo Ulivieri ai soci del Panathlon: “Noi un tempo giocavamo a calcio in strada dalla mattina alla sera e certi movimenti diventavano automatici. Oggi le nostre scuole calcio fanno troppo poco, ci si allena al massimo sei ore a settimana e i nostri ragazzi pensano di essere già dei campioni, quando invece occorre ritornare alla fatica, al sacrificio, riscoprendo l’educazione che permette di diventare veri cittadini.
Può sembrare un paradosso, ma la vera cultura del calcio non è poi così tanto diffusa, occorre avvicinarsi al calcio approcciandolo già nelle scuole.”
Renzo Ulivieri, oggi responsabile Master Allenatori di calcio a Coverciano, ha ravvivato la serata trascorsa insieme agli amici panathleti con le sue battute, fatte di ricordi e di aneddoti, come quando ha ricordato che per guadagnare tempo e conservare il risultato si faceva espellere dal terreno di gioco.
Nel corso della sua carriera ha guidato anche il Perugia e questo è forse un piccolo neo che ha offuscato la sua fama di ex allenatore della Ternana: “Quando allenavo il Perugia mi guardavano storto – dice Ulivieri – perché non ho mai negato di essere stato benissimo a Terni”.
Oltre le due squadre umbre si è seduto sulle panchine di Vicenza, Modena, Bologna, Torino, Parma, Sampdoria, Cagliari, Reggio Calabria, Napoli, Padova.
A lui è stato sufficiente un solo anno di guida tecnica della Ternana per instaurare rapporti di amicizia e stima con molti ternani e quando è tornato a Terni da avversario, i tifosi della curva est hanno sempre riservato al tecnico toscano accoglienze trionfali.
Questo fatto la dice lunga sulla personalità, l’umanità e la cordialità di uno dei dirigenti federali oggi più stimati.
La serata organizzata dal presidente del club ternano, Manuela Beltrame, è stata anche l’occasione per accogliere come nuovo socio Carlo Latini, figlio dell’indimenticato Rodolfo Latini, sportivo ternano, socio fondatore del Panathlon di Terni e presidente negli anni ’70/’80.
Ufficio Stampa – Daniela De Benedictis