Presidenza di Dino Ciommei (1986-1991)
50 ANNI del Panathlon Club di Terni: quanti ricordi!
flash improvvisi che esplodono in mente evocando episodi, momenti pieni di emozioni soltanto sopite ma che all’improvviso riemergono prepotenti e si accavallano l’uno sull’altro; un caleidoscopio esplosivo di visi, di amici panathleti, un affastellarsi di attività, di contatti, un turbinio di argomenti tesi all’affermazione dell’ideale sportivo, della cultura dello sport … nel quale noi panathleti crediamo!
Realizzo improvvisamente che sono passati altri 25 ANNI (sic!) da quando abbiamo festeggiato quelli d’argento e il pensiero corre subito all’indimenticato e indimenticabile amico Gastone Strozzi, giornalista e panathleta che per quell’evento redasse per noi “Una Storia d’Argento”, pubblicazione edita dal nostro Club non tanto per “una sterile cronaca, ma per testimoniare e diffondere il nostro credo nei valori dello sport”. (da “Una Storia d’Argento”. Saluto del Presidente)
Credo che a tutt’oggi quanto da me affermato in quella occasione abbia ancora la sua piena validità, pur con i cambiamenti che la nostra società nel corso di questi anni ha avuto.
Il mio impegno come Presidente si è svolto nell’arco di sei anni grazie alla stima e alla fiducia che i soci hanno riposto in me, al supporto del Consiglio Direttivo e all’aiuto del Segretario nonché Tesoriere del Club, Claudio Toscanella. Li ringrazio ancora tutti.
Consolidare e vivificare la rete dei nostri iscritti insieme alla solidarietà intergenerazionale sono stati fra i nostri obiettivi, non tanto e non solo per allargare la nostra cerchia, quanto per un processo di integrazione fra generazioni con la consapevolezza che il nostro club ha un ruolo nella diffusione della cultura sportiva, senza sostituirsi alla pratica sportiva alla quale sono deputati altri soggetti.
Siamo una associazione di promozione sportiva, che, attraverso il volontariato, cerca di coniugare l’esperienza, le capacità, la creatività dei meno giovani con le generazioni più giovani in un quadro di solidarietà, di diffusione della cultura dello Sport, della pratica della solidarietà e contro le esclusioni sociali, nel rispetto delle regole dello sport, dell’amicizia, dell’educazione.
Con queste linee guida, molto sinteticamente esposte, il Consiglio ed io, ci siamo mossi nel proporre di volta in volta tematiche e presenze alle nostre conviviali riguardanti protagonisti vincenti a livello mondiale, olimpionici, atleti di interesse nazionale : ad esempio
Non potevamo non dedicare serate e giornate ai nostri campioni di motociclismo , attività che ha tanto dato alla nostra città con il nostro campionissimo Libero Liberati; con Paolo Pileri che, oltre alle affermazioni personali, ha messo in piedi un team che ci ha imposto a livello di circuito nazionale ed internazionale. L’aiuto del team Pileri ci ha consentito di portare a Terni campioni, come ad esempio Gianola e Capirossi, a contatto con i ragazzi delle scuole per affrontare il tanto problematico tema della velocità e dei pericoli ad essa collegati.
Nel febbraio ‘91 volutamente abbiamo ospitato con entusiasmo la presenza del Dr. Claudio Costa, responsabile medico traumatologo della clinica mobile della F.I.M. per le gare nazionali ed internazionali, per affrontare “ L’emergenza medica nello sport motociclistico”, ma anche per i risvolti e le applicazioni che questa può avere negli incidenti pressochè quotidiani (purtroppo).
Insieme a questi grandi, sono stati insieme a noi giovani atleti che si sono affacciati per la prima volta alle competizioni, sia come praticanti di sport di squadra ( basket, pallamano, calcio) che di sport individuali (tennistavolo, alpinismo, ginnastica); atleti portatori di handicap espressione di come si possono superare le barriere di esclusione sociale e di come attraverso il loro altruismo si può favorire, più in generale, una crescita “ culturale”.
Molti hanno espresso la loro emozione nell’essere alla presenza di adulti che premiavano le loro vicende fatte di sacrifici aspiranti a più pieni e completi successi.
Abbiamo toccato sport che coinvolgono molti praticanti ma ci siamo interessati anche di quelli considerati più di “nicchia”, come ad esempio dell’Arrampicata Libera con l’apporto dell’esperto relatore Maestro Luigi Mario, promotore della palestra naturale di Ferentillo.
Gli Enti di Promozione Sportiva, le altre Associazioni facenti parte del grande mondo dello Sport come ad esempio gli Atleti Azzurri d’Italia, l’Unione Veterani dello Sport, i tecnici, gli allenatori, il mondo della scuola, sono stati oggetto della nostra attenzione .
Abbiamo anche riservato uno spazio al mondo dei genitori, primi supporter dei futuri campioncini in erba anche a costo di grandi sacrifici, ed abbiamo pensato di farne esprimere uno, Danilo Nannini padre di Alessandro e di Gianna
Accanto ai princìpi dello sport -gli atleti- si è cercato di dare spazio a ciò che ruota intorno a loro a partire dal CONI e dalle Federazioni sportive :
Il mondo dell’informazione, anche questo quanto mai importante per la pubblicizzazione delle nostre attività, ci ha regalato momenti vivacissimi di dibattito con la presenza del giornalista Dr. Giampiero Galeazzi
L’importanza dell’impiantistica nello sport trova la sua serata il 7 giugno 1990 con la presentazione del progetto di costruzione del Palazzetto del Tennistavolo di Terni, impianto descritto dal progettista Arch. Fancelli alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Terni Maurizio Benvenuti e del Presidente della Federazione Italiana Tennistavolo Stefano Bosi.
Per realizzare i sogni c’è bisogno di sostanziarli e supportarli con atti concreti, ed ecco allora un apporto di idee con il confronto con uno dei massimi esponenti del mondo del credito, il Presidente del Credito Sportivo, nostro concittadino e panathleta
Non abbiamo dimenticato il nostro mondo, quello dei Panathleti, partecipando agli incontri, o promuovendoli, con gli altri Club, occasioni certamente per stare insieme, ma anche per suggellare quei rapporti di fratellanza e di amicizia necessari ad un armonica crescita delle nostre linee di sviluppo.
Il periodo cui facciamo riferimento è quello in cui in Umbria esistevano soltanto tre Panathlon Club, quello di Perugia, di Terni e di Orvieto, raggruppati nel Distretto Toscano-Umbro.
Ripercorrere quattro anni di suggestioni risalenti ad un arco di tempo piuttosto lungo, rivederle come con una lente di ingrandimento per coglierne i dettagli più significativi e più belli, è stato rivivere e ridestare di nuovo emozioni.
Spero sia così anche per tutti coloro con i quali abbiamo percorso questa strada insieme.
Lo spazio, tiranno, non ci consente di omaggiare come vorremmo le discipline sportive che sono state oggetto delle nostre serate con atleti, tecnici, allenatori, presidenti di società insomma tutti coloro che oliano le macchine dello sport, ma possiamo assicurare che li ricordiamo tutti con grande piacere e affetto …
Il resto … è storia che è arrivata fino ai nostri giorni.
Dino Ciommei