Panathlon Club di Terni: Etica e Sport con l’ex Siena Simone Vergassola

Con i suoi occhi neri e profondi ha intrattenuto i soci del club ternano raccontando la sua esperienza nel mondo del sociale, Simone Vergassola, ex giocatore di Torino, Sampdoria e Siena. Con grande umiltà e sensibilità è riuscito a trasmettere a tutti quanto di bello si può fare per gli altri senza mai perdere il senso e il bello della vita. Lui, che da pochi mesi ha smesso di giocare al calcio, ha deciso di impegnarsi in maniera assidua nell’ambito del sociale. E’ testimonial del Comitato Aurora, una Onlus di Roma che si dedica all’assistenza di bambini affetti da rare malattie genetiche. “Un esempio positivo nel mondo del calcio, un campione con la ‘C’ maiuscola – lo ha definito il presidente del Panathlon di Terni – una esperienza umana vissuta in prima persona che serve da impulso e da stimolo a tutti noi”. “Voglio testimoniare – afferma Simone Vergassola – che il calcio non è tirare calci al pallone, non è scommettere sulle partite, ma ci sono tanti ragazzi come me pronti a dare una mano, a scendere in campo e a mettersi a disposizione nel fare del bene, ad aiutare chi ne ha bisogno”. Alla serata dedicata al valore etico e sociale dello sport, in relazione a quanto lo sport può fare nell’ambito del sociale, ha partecipato anche l’associazione Baraonda presieduta da Mauro Nannini. Da quindici anni impegnata sul territorio in attività ludico sportive ricreative, l’associazione è riuscita a strutturare un percorso importante con ragazzi affetti da problemi psichiatrici e non solo. Testimonianza, la loro, di quanto a volte un piccolo gesto può far tornare il sorriso sulle labbra di chi lo riceve, ma soprattutto di chi lo compie.

Ufficio Stampa
Daniela De Benedictis